lunedì 30 maggio 2011

5: CLASSY HORROR MOVIES YOU SHOULD WATCH

(di Carlo Sardanu*)

Scegliere solamente cinque titoli, oltre che "antipatico" vista l'obbligata esclusione di numerosi altri film, non è cosa semplice. Il cinema horror, seppur basato su una manciata di topoi e schemi narrativi elementari che si ripetono come delle funzioni proppiane, costituisce un vasto universo dotato di vita propria, suddiviso in sottogeneri, che si perpetua come un cannibale autoreferenziale attraverso cliché, citazioni e remakes più o meno fortunati. Per farla breve: ho scelto cinque pellicole che ritengo fondamentali, cercando di partire dalle origini per arrivare sino ai giorni nostri attraverso un percorso immaginario che unisce vampiri, zombies e sadici torturatori... toglietevi le scarpe, preparate i popcorn e sentitevi liberi di ruttare!

1."Nosferatu, eine Symphonie des Grauens" (F. W. Murnau, 1922)



La libera trasposizione del romanzo di Bram Stoker ci consegna, attraverso i giochi di ombre e i primi effetti speciali, il vampiro per eccellenza. Capolavoro!

2."Texas Chainsaw massacre" (Tobe Hooper, 1974)


Uno dei primi horror indipendenti, fonde la cronaca nera della provincia con la finzione cinematografica. Leatherface e la sua motosega fanno ormai parte dell'immaginario collettivo.

3."Dawn of the dead" (G. Romero, 1978)


Ammetto di non essere un fanatico del filone degli zombies, ma il secondo episodio della trilogia di Romero è quello che preferisco. Ambientato in uno dei simboli per eccellenza del consumismo amerigano, un centro commerciale, ci mostra il degrado della civiltà occidentale.

3."Shining" (S. Kubrick, 1980)


L'incursione di Kubrick nel genere horror non poteva che arricchire la storia del cinema di un altro capolavoro. La steadycam che si muove attraverso i corridoi deserti dell'Overlook Hotel, facendo respirare allo spettatore le sue atmosfere inquietanti, definisce il concetto di "horror psicologico"...


5. "Hostel" (Eli Roth, 2005)


Uno dei film più rappresentativi dell'horror degli anni duemila e di una nuova generazione di registi di cui Eli Roth fa parte, in cui torture, sadismo e tanto sangue sembrano essere dei comuni denominatori.



*Carlo Sardanu è uno dei miei cinefili di riferimento. Mi straccia senza pietà in quei giochini in cui si devono indovinare i film da uno screencap riconoscendo film impossibili da screencaps assurdi e conosce sempre le pellicole di cui si sta parlando. Non comprende perchè molti ragazzi di oggi rifuggano le cravatte , ama le donne che indossano scarpe Louboutin e condivide con la sottoscritta un viscerale odio per coloro che dicono "mass midia" invece di "mass media". E' latino cazzo!
Dice che non gli secca che gli chieda pareri e contributi per le rubriche sarDorialiste per cui spero di poterlo coinvolgere in altre occasioni.





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lunedì 9 maggio 2011

SarDoriartisti: Our Favourite Pic Hunters Edition... Alessandro Loddi

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Qual è la tua parola preferita? Boh, forse anticlericale. Suona bene. O forse MILF? Cosa ti fa sentire vivo? L'assenza di mio padre e anche quel recente dolorino alle spalle. Qual è il tuo posto preferito? Gli aeroporti, seriamente. Ci vivrei. Mi alleggeriscono e la potenza del trolley che unisce non è mai da sottovalutare. Fervore, curiosità, eccitazione. Quale artista ammiri? Svariati. David Yow/Ian MacKaye & soci/Thurston Moore & soci/Andrzej Dragan/Ben Heine Se comincio con il cinema non la finisco più. Qual è il tuo cibo preferito? Credo di non avere un cibo preferito, Se dico KEBAB non mi sputate in faccia vero?Qual è l'ultimo libro che hai letto? Tibor Fisher "Sotto il culo della rana", anche se, a dir la verità, ho appena riletto "Non ho risposte semplici" di Stanley Kubrick. Quale talento vorresti possedere? Riuscire a non perdermi in cazzate studiando un piano logico-temporale infallibile.Quale sarebbe la tua giornata ideale? Sveglia, sesso, lavoro, foto, casa, sesso, concerto sotto casa, casa, sesso, coccole, russare. Ovviamente le circostanze possono mutare l'ordine cronologico degli eventi. Ecco perchè molte persone fanno sesso a lavoro. Servirebbe più tempo... Ecco ora posso rispondere anche alla domanda sul talento che vorrei possedere. Qual è il miglior ricordo che hai della tua infanzia? Senza dubbio l'edicola di Buggerru durante i soggiorni estivi. Ero piccolo, basso e grassottello e da quell'altezza da tappo vedevo un sacco di buste sorpresa coloratissime. Impazzivo. E facevo impazzire mio padre e mio zio. "Compra questo e compra quello" mi chiamavano. Chi vorresti essere nella prossima vita? Un Vittorio Arrigoni. Qual è stata la cosa più bella che hai fotografato? Dico in miei nipotini, Nicolò e Giulia, perchè sono veramente fighissimi. Qual è stato sinora il tuo più bel traguardo? Non ho fatto granchè. Credo non prenderò mai una laurea. Tuttavia parlo un ottimo italiano e uso discretamente verbo essere, avere e congiuntivi vari. Vi pare poco? Lavorativamente, guadagnare qualcosina facendo ciò che ti piace e che ti gratifica non è affatto male, soprattutto se aggiungi a tutto ciò, la stima che svariate persone mi dimostrano quotidianamente. Quale indumento saresti felice di indossare per il resto della tua vita? Una di quelle camicie a quadretti che sembrano delle tovaglie scozzesi. Qual è la tua più grande paura? Che gli italiani non si accorgano di quanto facciamo pena. Cosa ti fa piangere? Bob Corn. Mmmh, ora che ci penso, quando ho voglia di piangere metto su Bob Corn, quindi non è lui la causa. I miei amori e i miei disamori. Cosa ti fa ridere? Mi fa ridere Fabio, un amico che proprio oggi ha perso il padre. Ti vogliam bene biglia ;) Poi ovviamente mi fa ridere Cartman, Peter Griffin, Monty Python, Oddo e Germano Mosconi. Molte volte mi faccio ridere, mi autofinanzio i sorrisi. Cosa fa di un amico un buon amico? La sincerità e il non spaccare le palle nei momenti meno opportuni. Ti sei mai innamorato? Essì, l'amore è bello tranne quando ascolti Dente. Cosa significa libertà per te? I tempi che viviamo e i luoghi che abitiamo non ci permettono di possedere un concetto di libertà assoluta; magari, ed in determinati casi, si può essere fisicamente liberi ma mentalmente colmi di restrizioni. Viviamo un mondo di bombardamenti mediatici e spesso, inconsapevolmente, inglobiamo informazioni e modi di vita che non ci appartengono. Tuttavia provate ad immaginare l'essere umano privo di qualsiasi credenza religiosa. Non saremmo forse più liberi? Ci sarebbe da festeggiare! Quando è stata l'ultima volta che hai aiutato uno sconosciuto? Ieri. Senza cosa non riusciresti a vivere? Senza foto, senza film, senza musica, senza tette e senza un sacco di altre cose. Sono vizioso. Ah..ma che mondo sarebbe senza l'Inter? Qual è la cosa più bella che hai mai visto? Un film è una cosa, quindi dico "A Clockwork Orange" e dico anche la barista di un Bulldog Coffee-shop di Amsterdam. Qual è l'odore più bello del mondo? L'odore del caffè e della benzina. Credi in una qualche divinità? Si certo, in Germano Mosconi. In quale personaggio del cinema o dei libri ti identifichi di più? Senza alcun dubbio Benjamin Malaussène, personaggio di Daniel Pennac, francese ma simpatico.Qual è la cosa più importante che hai imparato? Il non essere curioso delle vite altrui. Da chi vorresti essere baciato? Dipende da che tipo di bacio. Per un bacio zozzo dico Asia Argento. Qual è la tua più grande ossessione? Non sono ossessionato da nulla in particolare. Quali valori o ideali ti guidano nella vita? L'essere esplicito/onesto con la gente e con me stesso. E svariati valori innati dell'essere umano di cui la chiesa ingiustamente si fa portatrice. Come vorresti essere ricordato? Come ciò che sono e non ciò che sembro. Cosa vorresti fotografare delle cose che non hai ancora fotografato? Guerra.


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Spesso ho pubblicato su The SarDorialist le foto di Alessandro per cui mi è sembrato naturale chiedergli di prestarcene ancora qualcuna nonchè di rispondere a qualche domanda personale. E’ stato così gentile da accettare dimostrandosi non solo appassionato e talentuoso (e questo lo si sapeva) ma anche disponibile e piacevole per cui spero di potermi avvalere ancora dei suoi lavori qui sul blog.

Il suo sito è questo e merita!


@velvetuzi



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venerdì 6 maggio 2011

5: Fashion Facts

1. LA COLLABORAZIONE FRA TARGET E MISSONI


In Italia non la vedremo mmmai ma gli amici sarDorialisti che si trovano in America potranno fruire dei capi Target firmati dalla crew Missoni. Eh beati loro va!
(Quelli di Target comunque non sono nuovi a collaborazioni del genere, ricordate la partnership con Mulberry per l'omonima capsule collection?)

2. KATE BOSWORTH FA LO SPOT DI COTTON INC. E NE CANTA IL JINGLE


Il cotone non vi sarà mai sembrato così morbido. Kate Bosworth, un'attrice caruccia caruccia caruccia, ci canta le virtù del materiale della nostra vita (sic) con voce suadente ("The touch, the feel, the fabric of our li-i-i-ives"). Dai, però lo spot è bellino. E' il trionfo del bellino!



Molti lo conosceranno per la rubrica che tiene su Vanity Fair Italia, altri seguono "The Style Guy" (che io addddoro) ma i più esperti di pop-culture ricorderanno Glenn O'Brien per le sue origini artistiche nell'ambito della Factory di Andy Warhol. Ebbene, Glenn ha scritto un libro ("How To Be A Man") in cui da consigli di stile ai giovanotti. Io sono con lui in questa terrificante battaglia contro le ciabatte in città e a favore del ritorno in auge di vestiti civili.
Non mi fraintendiate, approvo i boxer e le infradito.
In spiaggia.

4.SIGNE CHANEL, UN DOCUMENTARIO DEL 2004 SULLA PREPARAZIONE DI UNA COLLEZIONE HAUTE-COUTURE DELLA MAISON CHANEL.


Questa roba, consigliata ai veri appassionati di "pure couture", è un documentario in 5 parti sul lavoro sartoriale (enorme) necessario a mettere su una collezione di Alta Moda.
C'è anche Karl, eccome se c'è, ma le vere protagoniste sono le sarte (che donne!), le ricamatrici e gli artigiani di Chanel.
Io mi sono innamorata di Mme Pouzieux, la 75enne regina del telaio (le hanno mandato numerosi allievi affinchè imparassero i segreti della sua famosa "Chanel tresse" ma nessuno ci ha mai capito una mazza per cui le fa solo lei nella sua casa di campagna), della potente gang delle sarte capitanate da Madame Jacqueline, Madame Cecìle e Madame Martine e della povera Amanda, la modella che prova per prima i vestiti e viene costantemente punta dagli aghi ("Muoviti e ti faccio un'epidurale!" Le dicono mentre appuntano gli aghi nella parte posteriore del vestito...).
Guardando questa roba ho perfettamente capito cosa provano gli uomini nel cliccare su YouPorn (approvo la pornografia ma non la trovo interessante): "Signe Chanel" è pura PORNOGRAFIA COUTURE.

(Il documentario è in francese, credo sia stato trasmesso anche su Rai5 ma su youtube ci sono gli episodi in francese sottotitolati in inglese. Li trovate su questo canale.)

5. SHALA'S RABBIT HOLE



Il fashion blog di Shala Monroque, fashion editor in large di Pop Magazine. Consigliato

Buon weekend!





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martedì 3 maggio 2011

'Alexander McQueen - Savage Beauty'' Costume Institute Gala in NYC: la review sarDorialista.

Come sapete ieri si è tenuto il famigerato MET Gala 2011 dedicato, giustamente, ad Alexander McQueen, uno stilista che alcune ricorderanno per le sciarpe con i teschi che sono la cosa più oscena che 'st'omo ha fatto. Peccato, perchè le suddette sono forse anche l'UNICO pezzo bruttino prodotto dal talentuosissimo e sfortunato Lee, uno dei miei stilisti preferiti, il tipetto che coniugava creatività, haute-couture (secondo alcuni demi-couture, secondo me questi alcuni si sbagliano), uno humour irriverente e straordinario, merce rarissima nella fashion industry.
The SarDorialist fa la review dei vestitini delle signore presenti alla soirée, scientemente divisi in categorie: arraffate gli avanzi dell'uovo di Pasqua, strizzate gli occhi come quando ai matrimoni osservate con occhio radiografico la mise della testimone di lei, leggete e fateci sapere se siete d'accordo.
Ne abbiamo per tutte ne abbiamo, mannaggiannoi.

BIANCO E NERO: COSI', PER NON SBAGLIARE

PLAIN BLACK

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Qui abbiamo (da sinistra) Zoe Saldana in Calvin Klein (che classe!), Rosario Dawson in Diane Von Furstemberg (il rigore del corpetto è mitigato dalle paillettes total black e dalla schiena nuda, ah, foxy lady!) e l'Alice In Wonderland di Burton, Mia Wasikowska in Thakoon: gonna fifty e scollo flirty. (Fifty/Flirty, ma quande ne so, quante ne so.).
(Quante eh?)
(Tutte inutili peraltro!)

DARK FROU-FROU

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A sinistra c'è l'inossidabile Demi Moore in Prabal Gurung con cappellino Philip Treacy. No, seriamente, Signor Barman, qualsiasi cosa abbia preso la signora, ne prepari uno anche a me.
Poi, per ragioni di corazon (è mediterranea, è nata con i peli, mangia cibo solido), vai di pollici in su anche per Penelope Cruz in Oscar de La Renta e con Oscar De La Renta (tutto sorridente dietro di lei).
La terza signora è Christina Ricci in pieno Wednesday Adams revival. Ha infatti scelto di indossare un Zac Posen gothic chic-cheggiante e in linea con il mood dell'artista celebrato durante la serata: dark si, ma pure divertente, McQueeniano!

BASIC WITH A TWIST

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Avete riconosciuto Shalom Harlow? La supertop indossava un Marchesa assurdo e bellissimo controllata a breve distanza da Georgina Chapman, la designer (la ragazza mora che osserva l'orlo dietro di lei). Solo un appunto cara Shalom: la farfallina in testa... Insomma, mi hai capita, no?
Al centro Ashley Olsen, la mia Olsen preferita, con un Dior Haute Couture vintage. Bellissimo. Un consiglio alla piccola milionaria bionda: quelle Pigalle di Louboutin tesoro mio ti vanno larghissime. Dentro ci puoi andare a vivere: due scaffali Ikea, un abat-jour di Semeraro, un materasso e chi t'ammazza. Almeno due numeri in meno Ashley. Dai. Forza che gna'a famo.
Poi c'è Diane Krueger in Jason Wu.
Non dico niente su Diane Krueger dite? Sta bene porca miseria ladra. Sta sempre bene, sempre bellina, mi da quasi fastidio.

LADIES IN WHITE

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Prima e su tutte Lelee Sobieski in Vionnet, piacevolissima sorpresa, non sapevo nemmeno fosse invitata ma eccola qui vestita da una delle maison che preferisco. Il make up non le rende giustizia ma, a parte questo, la ragazza fa strike. Tiè.
Poi c'è Florence Welch che, per me, sarebbe out di per sè ma mi costringe ad apprezzare il suo look usando uno sporco trucco: si veste YSL e si fa accompagnare da Stefano Pilati. Non ho scelta, devo lodarne il gusto. (Flory, cara, pettinati e truccati in grazia di Dio, ti prego, così truccata da tipa struccata e pettinata da tipa spettinata mi fai venire voglia di venir lì, in pigiama, e prenderti a pappine sul collo. Sei sopravvalutata come poche. Ecco, l'ho detto.).
La terza signora, in Vera Wang, è una star della tv americana che si chiama La La Vazquez e che, pur rischiando l'effetto bomboniera, porta a casa il risultato. (In realtà l'ho messa là perchè qualcosa mi dice che La La poteva far peggio...)

COLORI (FREDDI)

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E chi l'avrebbe mai creso? Madonna ritrova allure e un abito appropriato alla sua età indossando una creazione Stella McCartney assolutamente deliziosa che, insieme al make up old-hollywoodiano sofisticato, ci fa (quasi) dimenticare di quando, accompagnata da un'imbarazzata Lola in minigonna, si è presentata in mutande al party degli Oscar di Vanity Fair. W Madonna.
Mi piace anche il blu supersaturo del vestito (sempre Stella McCartney) di Eva Mendes, abbinato ad una cinta dorata e gioielli vintage (orecchini anni '60 e bracciale in oro e diamanti Fred Leighton datato 1940).
La terza è l'attrice Ginnifer Goodwin che ha scelto una creazione...Topshop! E si piazza fra le meglio vestite! Completano lo styling una collana d'impatto, il taglio pixie (non sembra una sedicenne?) e il make-up colorato ma chic.

COLORI (CALDI)

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Fra le adepte di Riccardo Tisci per Givenchy (Marina Abramovich e Maria Carla Boscono, quest'ultima in un Haute Couture indossabile solo da una modella con la sua classe) spiccava Liv Tyler in bianco e giallo fluo (dietro s'intravede Riccardo Tisci, al quale ricordo che se volesse è ancora in tempo per
-occuparsi del mio styling per la prima serata della festa patronale di San Pietro in Giugno
-vestirmi per la mia soirée di sabato prossimo alla Pizzeria Sciuè Sciuè
-scoprire dentro di sè un' eterosessualissima pulsione a diventare un mio fidanzato
Fatti sentire Richy! Chiamami! Addebitami la chiamata, no problem!).

Per la sezione"Oggi Gnocca" ecco nella foto centrale, Lara Stone in Calvin Klein che, mica scema, s'è maritata con David Walliams, un attore comico bravo ma piacente.
Nell'ultima foto, in rosa firmato Louis Vuitton, Isabel Lucas. Il vestito è molto carino ma lei è chiaramente in stato comatoso. Qualcuno chiami il 118 e le prenda i parametri. C'è un medico al MET? Tesoro, svegliati! Toglietele il monile dal capo, sta chiaramente entrando in conflitto con l'attività elettrica neuronale! Isabel, fiorellino, get well soon!

E' LA STAMPA BABY

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Lo sapete, le rondinelle di Miu Miu non sono mai state un trend troppo simpatico per me; quando però ho visto Michelle Williams in Miu Miu nero (che taglio morbido, che eleganza, che tessuto!)e con gli uccelletti trendy (la scorsa Estate) color bronzo e il make up in nuance non ho potuto fare a meno di gradire. Ebbrava Michelle!
La seconda è l'attrice di Modern Family Sofia Vergara in Carolina Herrera. Sono consapevole che la sua promozione fra le mejo vestite del MET potrebbe generare dissenso (la mano sul fianco e l'attitude da Bella Figheira a cui tutti urlano "Ehi, mamacita!" non sono esattamente roba da Haute Couture) ma i volumi dell'abito rispettano la forma a clessidra della nostra chica latina senza involgarirla. E' curvy chic, vivaddio!
Emma Stone, che ha appena finito le riprese del nuovo "Spiderman" (si sentiva la mancanza di un altro Uomo Ragno probabilmente...) mi piace sempre. Fu criticata per la mise dei Golden Globe 2011, qualcuno la definì sciatta e slavata, io invece approvai totalmente la scelta del suo stylist di non mandarla sul Red Carpet vestita da sgallettata come altre giovani colleghe. Emma ripropone un Alber Elbaz (indossò un Lanvin anche ai Bafta Awards) che, Lanvenpereiccenem a parte, rimane uno dei pochi stilisti del quale indosserei qualsiasi creazione. Menzione speciale al team di make up artists della Nars che ha scelto per lei un rossetto coraggioso che rende giustizia al suo incarnato e illumina i toni del vestito.


SHINY HAPPY PEOPLE

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Le tre signore dall'ispirazione scintillante sono Gwyneth Paltrow e Naomi Watts, entrambe in Stella McCartney e Renee Zeelweger in Carolina Herrera. Tutte quarantenni. Tutte più fiche di una ventenne media.

MCQUEEN GIRLS

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Alcune invitate hanno reso omaggio ad Alexander McQueen indossando le sue creazioni. Sarah Jessica Parker, amica dello stilista, indossa un bijou Fall 2005 per il quale farei follie (tipo far finta di gradire l'ultima canzone di Jovanotti, brrrr, mi piace proprio quel vestito!).
Salma Hayek, bonona che non è altra, ha scelto un modello della Precollezione estiva del 2011 e Karen Elson, Iddio ce la conservi intonsa, indossa un abito della collezione estiva del 2004.

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Anche Raquel Zimmerman, in pieno mood Black Swan, indossa McQueen (modello AW 2011). Coco Rocha indossa un abito della precollezione invernale 2011 e poi ci sono io la mattina alle sei e mezza quando metto su la mok...Ah, no, è Gisele Bundchen con un modello PreAW2011. Ci si confonde facilmente ma vi rivelo un trucco: lei è quella senza le ciabatte in pile e io sono quella senza il conto in banca.

GIRLS GONE BAD: LE PEGGIO COSE DELLA SERATINA

TROPPA ROBBA

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Ecco, fra le bocciate mettiamo queste ragazze che hanno arrotondato per eccesso la lor voglia di stupire.
Sforando platealmente.
Fergie indossa un Marchesa. Ora, non so se sia entrata nel loop del matrimonio reale e non ne sia più uscita ma devo concordare con Superqueen quando, nel suo post sul MET, ricorda alla cantante che non è il giorno del suo matrimonio.
La seconda è Keri Hilson in Prabal Gurung. Lasciamo perdere il fatto che sulla gonna siano esplose le 350 bomboniere dello sposalizio di mio cugino Santino ma la ricrescita nera la dobbiamo citare. Keri, se hai bisogno ti fisso un appuntamento da Barbara Hairstyle, tutto si sistema cara, nel frattempo indossa un cappellino e non presentarti agli eventi mondani, per favore.
La terza è Christina Hendricks in Carolina Herrera. Christina Hendricks è una gnocca da competizione e, in genere, l'adoro ma guardate l'abito. Avete presente la parte di stagnola a contatto con la pasta al forno della domenica? Ecco.
Poi c'è Jenny From The Block in Gucci. Qualcosa le sta germogliando sulle spalle, mi ricorda uno degli episodi di Creepshow, nella fattispecie "La Solitaria Morte di Jordy Verrill" con uno Stephen King che si trasformava in un cespuglio dopo aver toccato un meteorite. Certo, J.Lo a contatto col meteorite rimarrebbe illesa e trasformerebbe lui in uno zircone sprigionante glitter e ombretti Mac ma tant'è. Quell'abito non va bene Jenny, sembri una colata di pelati. Però sei sempre bellissima, mica lo nego!

TRAGEDIE IN ROSSO (O IN ROSA FLUO)

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Kristen Stewart.
Ciao Kristen, io ho visto solo il primo Twilight e faceva cagare cara Kristen e tu lo sai bene, ecco perchè non hai voglia di andare agli eventi, ti si legge in faccia: "Non fotografatemi o riconosceranno che sono la tipa che s'innamora del vampiro che al sole s'empie di paillettes". Kristen, piccola amica, staccando il sipario del Teatro Comunale di Acquacadda e avvolgendotelo addosso non risolverai la situazione. Nemmeno se il sipario è stato disegnato da Proenza Schouler.
La seconda è Emily Browning che, vuoi il pizzo rosso, vuoi l'hairstyle, vuoi la lunghezza, ci ricorda che Marc Jacobs porta gli anni '90 ner core e che con questi revival stiamo lievemente esagerando.
Poi c'è Mary Kate Olsen che, a giudicare dal vestito (che pure è un Givenchy vintage), è arrivata alla soirée leggendo le mani al prossimo, lanciando tarocchi su ogni superficie piana e, memore della lezione dell'indimenticata Cloris Brosca, si è prodigata più volte in beffarde risate dopo aver esclamato: "LA LUNA NERA". Forse lo stylist ha bisogno di una vacanza Mary Kate.
Brooklyn Decker invece indossa un Michael Kors, bello, per carità, ma forse un pò troppo StabiloBoss-eggiante.

CHI LE HA FATTE ENTRARE?

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Rihanna. La treccia che parte dalle treccioline, l'abito troppo aderente in pizzo nero (eppure è Stella McCartney, in genere mai volgare), le scarpe indefinibili (sono delle Balota di Louboutin, inappropriate all'evento). Non so formulare una frase sulla mise di Rihanna, la sua treccia mi obnubila.
La seconda è Jessica Szhor, l'inutile Vanessa di Gossip Girl, che ha clamorosamente confuso il MET Gala col Mojito Party della discoteca "Stardust" di Chivasso. Purtroppo non trovo altri aggettivi, oltre a "merdose", con cui definire le scarpe. Non so, aiutatemi.
Poi c'è Alexa. Alexa è bella come il sole e simpatica e cool e tutto e avere le gambe fini è meraviglioso, beata te, davvero, però durante eventi così eleganti magari le gambine con attaccati gli scarpini neri col plateau di Frankestein, magari ripeto, coprile.

VELVETUZI, FAI TANTO LA SPIRITOSA, MA TU COSA AVRESTI INDOSSATO?

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Amici maliziosi, ve lo dirò: sarei stata indecisissima sulla collezione ma risoluta sul designer: avrei indossato un Alexander McQueen senza ombra di dubbio. Avrei alla fine optato per questo modello della SS2008, collezione dedicata all'amica Isabella Blow, allora recentemente scomparsa. Per le scarpe avrei scelto delle Sling-back Tribtoo Pumps di YSL (non le classiche). Sono una fan di Louboutin ma la suola rossa, il suo trademark, pur sexy e gradevole, sarebbe stato troppo riconoscibile. Avrei poi sfoggiato una pochette McQueen, un make up simile e un updo con delle pretese di sciccheria finto-distratta.
Ovviamente, vestita in siffatto modo, sarei prima andata a spingere giù dalle scale Florence and The Machine, avrei assaltato il buffet e mi sarei poi recata, come mio solito, dal caddozzone per il panino con salsiccia e cipolle che chiude con una ventata di simpatia le mie serate eleganti.
Se mi voleste invitare ad eventi chic mandatemi pure una mail!

Vi bacio

PS
Grazie ai vecchi e nuovi amici che ci hanno tenuto compagnia durante il live-blogging del Royal Wedding! Faremo qualcosa di simile in futuro... Se vi va di unirvi a noi abbiamo la pagina facebook, l'account twitter e un isterico tumblr!


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