venerdì 17 giugno 2011

E' ora di basta. Un post con la parola "culo" ripetuta due volte.

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Gucci SS 2011

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Originalità a calci in culo.

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Personalità a secchiate.

Ora, io dico, gli stylist(s).
A volte assumere uno di loro è un atto doveroso, parliamoci chiaro. Molte celebrità cresciute in ambienti poco avvezzi allo sviluppo di un senso dello stile socialmente accettabile assumono, giustamente, delle persone che scelgano gli abiti per loro.
Io apprezzo questo sforzo soprattutto perchè è un atto di umiltà, malcelato da gonne da 1200 Euro, ma pur sempre un atto che conferma l'assunto che "Siccome ho difficoltà perfinanco a tradurre i miei pensieri in fonemi sensati figurati abbinare due stracci, allora io ti assumo O blasonato stylist.".
Non ve la prendiate, anche io ho difficoltà a tradurre i pensieri in fonemi sensati. Anche da sobria.
Molte fashion bloggers, soprattutto italiane, invece di aspirare a diventare stylist dovrebbero assumerne uno e bravo. Io questa presa di coscienza l'apprezzerei visto che non riesco più fisicamente a osservare i post di outfit soprattutto se le bloggers in questione sono tutte insieme, tutte vestite male, tutte truccate peggio, tutte convinte di rappresentare l'avanguardia.
Si, le aziende vi usano per farsi pubblicità (la crisi signora mia...) ma siete proprio vestite male, assumete qualcuno, non è questione di simpatia o antipatia o del fatto che non abbiate idea nemmeno di dove si trovi il vostro buco del culo, almeno vestitevi bene.
Non vi chiedo nient'altro.
Vestitevi bene e non esprimete nessun concetto.

Cara amica che c'ha il fashion blog,
dammi una bella foto di te vestita decentemente, nessuno sforzo di pensiero, nessun tentativo di scrivere in italiano, nessuna patetica volontà di usare il termine "couture" chè tanto lo fai impropriamente: ogni volta che usi il termine "haute couture" un cucciolo di panda e una sapiente sarta di Chanel MUOIONO.
Ricordalo.
Ti chiedo solo di farmi vedere un bel vestito e una foto curata. Ti sto semplificando il compito. Non palesare la tua ignoranza con questa ridicola aspirazione dell'esprimerti verbalmente, glissa, non parlare mai: hai presente Kate Moss? Magari è scema come una strada piena di pietre, magari è una vera intellettuale... E chi lo sa? Quella si veste con personalità e non parla, non le si chiede altro. Io sono soddisfattissima così, mi basta questo, da lei non pretendo altro.

The SarDorialist

Ora mi rivolgo a voi stylist.
Già siete una categoria che non salverà il mondo e io vi voglio bene e v'invidio ma preferirei avere le preoccupazioni di Rachel Zoe che non quelle di un ricercatore di neuroscienze con il camice sporco di reagenti, di un operaio in nero che lavora sopra un'impalcatura, di un panettiere con i debiti o di un precario disgraziato che viene snobbato persino da un puffo ministeriale.
Trovo comunque che molti di voi siano dei veri professionisti, delle persone ironiche e coscienti che il proprio lavoro, per quanto considerato dai più effimero, sia da svolgere con attitudine e impegno.
Ora, fra voi vi sono delle mele marce.
Chi sono gli stylist delle signore qui sopra? Quando non hanno lo stesso vestito hanno gli stessi colori. Porca miseria ladra impestata! Non aggiungerò nulla di più se non un consiglio.
Fateli fuori.

Con amore e bandierine viola e arancioni.





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