1. Le fotografe sono pimpanti da subito. Alexandra osserva la location con occhio clinico, si studia la luce, comincia a immaginare le cose prima che accadano e poi le fa accadere. E' affascinante vederla al lavoro, anche se è l'alba e c'è freddissimo, tanto lei non ha nemmeno bisogno di ingranare, sembra faccia delle robe semplicissime ma non riuscirei ad ottenere un suo scatto nemmeno con un miracolo.
Ogni tanto riguarda le foto in camera e ride. "Oddio, oddio, perchè ride?", "Uh, nulla" Mi rassicura serafica Federica Buccoli, la stylist: "Quando ride è tutto ok. E' quando non ride che dobbiamo preoccuparci.". Non avverrà mai durante questo shooting: Ale si stava divertendo.
Ogni tanto riguarda le foto in camera e ride. "Oddio, oddio, perchè ride?", "Uh, nulla" Mi rassicura serafica Federica Buccoli, la stylist: "Quando ride è tutto ok. E' quando non ride che dobbiamo preoccuparci.". Non avverrà mai durante questo shooting: Ale si stava divertendo.
Che piacere osservarla.
2. Non importa quanto sia presto, alle ore 5:30 la Buccoli è bellissima, impeccabilmente truccata, armata di palette, pennelli, set da countouring e iPod ("Sennò voi mi fate perdere in chiacchiere!"). Per "Red Harbor" ha realizzato un make up in linea con il concept delle foto (la cinematografia anni '60/'70, un pò malinconica, molto intensa), ispirandosi a foto scattate sui set dell'epoca.
La stylist non è una persona a caso, ho fatto domande e visto dove vive: è un'appassionata di cinema, fotografia e arti visive, ha un gusto estetico spiccato, passione e idee. Si è occupata del trucco non facendo una piega anche se le luci non erano il massimo e dopo aver tirato su delle eyeliner wings perfette l'ho vista muoversi sul set come una ballerina (ma sui tacchi, ça va sans dire) anticipando folate di vento, ravvivando il blush, fornendo occhiali da sole, scegliendo clutch. Avessi visto un cedimento, una colata di mascara, uno starnuto... Nulla, la stylist era la più stylish di tutti. Macchevvelodicoaffà!
3. La modella la conosco. Si chiama Federica Pusceddu, è una mia amica nonchè collega e quello che facciamo, ve l'assicuro, non ha niente a che fare con set fotografici o ambienti fashion. Bella è sempre stata bella (e non ha le occhiaie, mai.) ma non aveva mai posato per uno shooting eppure dopo una rapida analisi della situazione, nonostante il gelo e l'obiettivo puntato si muoveva con disinvoltura e non ci fossi stata io ad urlarle con fintissimo accento romano: "Ah Federì, ma quanto sei SCINEMATOGRAFICA?" non avrebbe svelato la sua vera natura urlandomi: "Ma vaffanculo va..." da un pontile.
Federì, sei sempre bella, questa volta hai esagerato, dovevo perlomeno svelare il tuo lato borgataro.
Abbi pazienza.
4. Alle ore 5:30 c'è gente che fa jogging. Questa è una cosa malata. Ci fossero stati dei drogati, dei tizi ubriachi reduci da una serata mondana, dei contrabbandieri, non mi sarei stupita. Invece c'era gente che correva. Anche anziani. Mi sono sentita una pappamolla.
5. Durante la preparazione la fotografa fa degli scatti di prova. A chi li fa? La stylist fa lo styling alla modella e per il momento entrambe sono fuori dai giochi ma ecco che io avrei potuto essere utile a qualcosa: allora Ale mi posiziona e comincia a scattare. Per me le 5:30 del mattino sono le 5:30 del mattino. Indossavo un berretto in lana, una sciarpona enorme, dei guanti senza dita, dei jeans vecchi e un cappottone nero. Senza trucco. Gonfia di occhiaie. Gli occhi due fessure miopi. Quando Alexandra mi ha mandato le foto del servizio ha allegato anche uno degli scatti di prova. In sè è bellissimo: un bellissimo ritratto di homeless.
Avevo seriamente paura che i joggers mi mollassero due monetine e l'augurio di rimettere insieme i cocci nella mia vita.
Ringrazio Alexandra Mascia, Federica Buccoli e Federica Pusceddu, la piccola crew che lavorava mentre io vagavo armata di digitale sul set. Ho messo su un piccolo video di backstage (non siate severi, era la prima volta, c'era freddo, tremolavo, le mie abilità nell'editing sono quelle che sono...) e devo ringraziare Sara Cappai dei Diverting Duo , così deliziosa da avermi "prestato" il pezzo che fa da colonna sonora (si chiama "All you Screamers" ed è tratto dal loro "Lover/Lover" del 2009 ).
NB ho il permesso di stalkerarla ancora quindi magari avrò occasione di preparare un altro backstage, non c'è limite alla mia invadenza...
Vi abbraccio, siete tutti natalizi eh, disgraziati!
La vostra homeless-al-porto-all'-alba
PS
Ehi, veniteci a trovare sul sarDorialfacebook o su twitter o su sarDorialinspiration o dappertutto... Siete i benvenuti!
Le fotografie sono bellissime. Come sempre sono le sue :)
RispondiEliminaE la trembling camera...yes! quella fa la differenza reale in questo reportage.
NERD-curiosità: era un 50mm quello che vidi?
senza parole!!!!sempre piu' bella....
RispondiEliminaio manco in pieno sole mi trucco così bene
RispondiEliminabellissimo racconto e foto davvero notevoli