lunedì 22 aprile 2013

Berenice La Ruche, le burle di Magritte e la cura contro il Mal D'Estro


Se le tue opere fossero una medicina che cosa ti piacerebbe curassero? 
Vorrei che fossero un unguento contro il Mal d'Estro, malattia che ha le fattezze di terribile mostriciattolo sotto il letto e che distorce il mondo, facendolo apparire tutto dritto, lineare, composto e ben pettinato, grigriastro e terribilmente impolverato.

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Femme Fatale

Lei è Berenice La Ruche, un’illustratrice di Cagliari che mi rapisce fin dal primo disegno per la sua femminile delicatezza, un’esplosione di colori e profondità. Un folletto saltellante che parlando delle sue opere mi rivela di avere un feticismo irrecuperabile per la carta e i pennarelli ("Se incontro un cartoncino spesso e ingiallito, è fatta: giuggiole repentine!").

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Sabolgia Muzik

Che materiali utilizzi per realizzare le tue opere?
Ultimamente sto sperimentando con gran divertimento le matite colorate, nude oppure in combinazione con i pennarelli.

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Turbocuore

Qual è il tuo modo di affrontare un disegno, com'è l'approccio iniziale?
La nascita di un disegno è sempre un'incognita e contiene un altissimo tasso di spontaneità; non parto mai da un'idea precisa, lascio vagare la testa mentre la mano saltella sul foglio. Succede che, durante queste divagazioni, abbassi lo sguardo e mi ritrovi davanti al naso una bellittedda imbronciata o una selva intricata di fiori. Non faccio mai degli schizzi preparatori così come non uso mai la matita per tracciare delle linee guida; parto direttamente con l'inchiostro nero, traccio i contorni e le forme e comincio a colorare (quella è la parte più ‘sorridevole’). Alterno questi due gesti finché il risultato diventa pieno e soddisfacente ai miei occhi. Il primo colore che utilizzo è il rosso per riempire le labbra delle signorine, perché mi aiuta a decidere tutto il resto."

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Magritte col mal di pancia

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Scaglie

C'è qualche immaginario a cui ti ispiri e a cui che ti piacerebbe rimandare?
Mi piace disegnare figure femminili e animali, spesso immersi in una flora all'interno della quale si possono avvistare occhi, ciglia lunghissime, code di sirena. Mi nutro di immagini, siano esse fotografie, illustrazioni, pitture, lavori grafici, e ho una lista pressoché infinita di riferimenti artistici da cui attingo lucido per occhi e bellezza.
Da questo immenso calderone ribollente spuntano spesso Modigliani, Rebecca Dautremer, Emmanuelle Houdart, le storie dei pirati, il conte Dracula, Yves Klein e i suoi blu lisergici, Virginia Mori, i vecchi ritratti in bianco e nero di signori baffuti ed elegantissimi, le righe, Gianni Rodari, le burle di Magritte."

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S / Sono solo cattivo / Hola La Poyana@Muzak 

http://berenicelaruche.tumblr.com/
https://www.facebook.com/berenice.laruche

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A Carlo


Intervista a cura di Nostal_Chic



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