lunedì 21 marzo 2011

Cose che ci piacciono. Cose che no.

GO YELLOW

Oggi inizia la primavera e io mi abbiglio secondo il mio umore: in nero.
Nemmeno sapessi suonare la chitarra e facessi un concerto a San Quentin.
Orbene, prometto di colorare il look con un pò di giallo prendendo esempio da Clémence Poésy e le sue calze nere 9000 denari ravvivate dall'abito gusto limone, da Alexa Chung (che fa una roba carinissima con camel coat, strisce e sciarpa gialla) e da Marni Golden ritratta da Andrea Linett.

GO EASY, BE CHIC

Non c'è nessuna ragione per cui per essere chic dobbiamo per forza andare in giro alle 7 del mattino abbigliate come l'editoriale "pazzapazzapazza" di Vogue Nippon. Capisco la gente che va alle fashion week, gli addetti ai lavori (non i blogger, ho detto ADDETTI AI LAVORI. Veri.) e le ricche con l'autista ma la gente che come me va in autobus e la mattina riesce solo a bere caffè su caffè fino a raggiungere un minimo di consapevolezza del proprio corpo (ma non prima delle 9:00) dovrebbe vestirsi in maniera ragionevole.
Io queste tre non le conosco ma hanno avuto buone idee.

COLOUR BLOCK

Cosa volete che vi dica del colour block?
In verità vi dico, sono piuttosto contraria.
Può essere carinissimo solo in 3 casi:
1. Fa parte della vostra routine da tempi non sospetti (Siete Anna Piaggi? Siete sempre state delle favolose eccentriche? Siete Arlecchino?)
2. Avete un gusto ineccepibile e solide conoscenze grafiche, padroneggiate la teoria dei colori e conoscete anche la nobile arte di passare dalla suddetta teoria alla pratica (Chi è quello là in fondo che alza la mano? Ah, sei tu Achille Castiglioni? Ciao Achille!)
3. Avete accompagnato la-vicina-anziana/amica-partoriente/portapizze-infartuato-di-fronte-alla-vostra-porta in Pronto Soccorso e per vestirvi avete messo in atto il principio del "ndò cojo cojo.".
In tutti gli altri casi sembrerete delle gattare allucinate, delle alienate in fuga o delle fashion blogger italiane prive di qualsiasi traccia di buonsenso.
Non so. Pensateci.
(I 3 look che vedete sopra sono fra i tentativi di colour blocking che mi piacciono. Mi rendo conto, sono meno pornografici di quei vomiti di Mio Mini Pony messi su da ragazzotte qualunque-ma-famose ma tant'è. Comunque, se vi piace, da Zara c'è qualcosa di carino, si può provare a patto di ricordare che questo stile richiede una capacità di parsimonia cromatica di stampo zen. Noi ce l'abbiamo? Mah.).

CARAMELLE MOU

Perchè sembrare delle povere pazze e cercare di attaccarci addosso 7 colori col rischio di indurre nel prossimo delle crisi epilettiche (leggi "ancora il colour block") quando la natura ci ha fatto un regalo così grazioso come il color caramello? Ah, gli accessori color caramello! I vestiti! Ecco, diciamo no ai leggings chiari (a meno che non si sia un étoile sono sempre una pessima e tristissima idea) e diciamo sì al color caramello. Mi è venuta voglia di Alpenliebe Mou.
(Notate la prima ragazza a sinistra, indossa del blu, del nero e del caramello. Contemporaneamente. Con un pò di attenzione si può fare, non si dica di me che "Oh, sei così integralista!")

A TE CHE SCEGLI IL TESTIMONIAL.

Care persone che scelgono testimonials per i propri prodotti.
So bene che basate tale scelta su due motivi, il primo (ufficiale) è che quel prodotto venga ben rappresentato, se non "incarnato", dall'immagine dell'individuo che associate al vostro marchio. Il secondo (ufficioso) è che quella persona faccia vendere il prodotto.
Care persone che scelgono i testimonials.
Care persone.
Care.
Anche se il vostro brand è rinomato sappiate che io credo che ognuno abbia il testimonial che si meriti ergo se quello da voi scelto è un disgraziato privo di gusto (non dico simpatico/antipatico, dico DISGRAZIATO PRIVO DI GUSTO) io non comprerò più i vostri prodotti perchè se quel personaggio lì vi rappresenta io non posso essere il target.
Va un pò da sè.
Ordunque se scegliete un'attrice scegliete una persona con stile, se scegliete una blogger sceglietene una che si sappia vestire.
Ora, è pur vero che perdendo me come cliente non vi verrà certo da dichiarare bancarotta piangendo ma volevo solo avvisarvi.
Io le vostre robe sponsorizzate dall'Inno Al Nulla Del Momento non le compro. E prima di comprare qualche altra cosa prodotta da voi, ditta priva di gusto nella scelta dei testimonialz, ci penserò ben bene.
Baci, abbracci e via dicendo.


PS
Seppur con qualche riserva per Blake Lively, le tre testimonials di cui sopra le approvo.



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7 commenti:

  1. con mio mini pony sono morta auhauahauha
    sono una di quelle che d'estate ha sempre portato robe particolarmente colorate e ho capito che il colore deve far parte di te, non te lo puoi far piacere e non puoi pensare che ti debba star bene per forza perchè va di moda, che poi la maggior parte degli abiti ultra color sono estivi (salvo rari casi-tipo un cappotto di lana, rosa evidenziatore, che ho nell'armadio-) se ti vesti colorata=estiva a marzo sei fuori stagione punto, no alla moda, no figa, no di tendenza, FUORI STAGIONE.
    (Dyo fulmini chi ha deciso di far andar di moda i 'mille colori', quest'anno ci andrò di total white ecco ahahah)
    meno d'accordo sul giallo perchè (come il rosso) è un colore che faccio fatica ad abbinare, mi piace eh, ma il flash dell'ape maia è sempre lì dietro l'angolo, il giallo poi dovrebbe pure essere il mio colore porta fortuna, ma l'ho tradito col color glicine <3

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  2. Sono d'accordo con te soprattutto sul colour block: o stai benissimo o sembri la figlia di Arlecchino!
    Io quest'anno vado in controtendenza, mi sto fissando sul classicissimo blu! Sempre e comunque dopo il rosso però: è il mio colore preferito :)

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  3. L'abito giallo su calze 9000 den lo uso da un bel po'. il color block non è malvagio se saputo usare, non devi essere per forza imitazione di una mannequin di Zara per colorblockizzarti. I colori non mi mancano, il caramel mou neppure, il blu?! NAAAAAAA nemmeno quello, le testimonials? Preferivo la precedente pubblicità di Dior, così Paris, non che la Portman sia da meno, e la Blake, si è gnocca, ma non la vedo così rappresentativa di Chanel. Meglio AUDREY!

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  4. Ottimo post! sottoscrivo praticamente tutto ;)

    un bacio

    Lolla

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  5. @Flaviana: Cos'è questa storia del giallo che non sapresti abbinare? La tua gonna Mango non ha forse un rigonone giallo limone? A me piace molto l'abbinamento con la camicina in pizzo di HM!

    @Marzia: Anche io sto aprendo un pò l'armadio al blu... Poi ti piace anche il rosso, se fai un colour block rossoblu a Cagliari ti porteranno in trionfo! (Sono i colori sociali della squadra!) ;P

    @Ting: Esatto! Io sono pro-colour block solo se fatto benissimo o se la colour-blockata lo è sempre stata! Se una ha sempre prediletto accostamenti forti, al di là del trend, può piacere o non piacere ma perchè no? Dico io!

    @Lolla: Senti, proponiamo il colour block nel "nostro campo": la casacca della tutina di un colore e i pantaloni di un altro... AAAAARGH!

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  6. Proprio ieri ho azzardato il nero-blu-caramel, un po' dubbiosa. Stamattina scopro con sorpresa che almeno tu avresti apprezzato :p
    E concordo appieno sull' easy chic. Vorrei proprio vederle queste fescioniste agguerrite infilarsi in un bus, alle 8:00 am, schiantate tra l'universitario sbattuto e la nonnina col bottino di pesce proveniente dal mercato di San Benedetto. Loro,adepte della setta escosolocoltacco12, accessoriate che manco Sant'Arega in processione.
    Qualcuno diceva, a ragione, less is more!

    Buona giornata,
    nana

    PS. Sei tra i miei preferiti. Commento poco, leggo sempre.

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  7. Grazie mille Nana... Io avrei apprezzato si! Un bacione!

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